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Syberia Remastered, il ritorno sulla scena videoludica a 23 anni dall’esordio

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Author image Dario Vanacore

26 novembre 2025 alle ore 19:41, agg. alle 19:48

Un tuffo nei ricordi per i nostalgici, o una grande opportunità per le nuove generazioni: questo quello che offre la remaster, potenziata dalle tecnologia di ultima generazione

Il tempo vola, quando ci si diverte. Una frase che calza decisamente a pennello quando si parla di videogiochi. Ed è palesemente evidente quanto questi ultimi e l’orologio non vadano quasi mai d’accordo, tanto è facile perdere la cognizione del tempo quando si è immersi fino al collo in una sessione all’interno del proprio titolo preferito.

Sono tantissime le produzioni che, anno dopo anno, e decennio dopo decennio, hanno fatto perdere a milioni di videogiocatori la propria personalissima battaglia contro le lancette. E sono gli stessi videogiochi a fungere, se vogliamo, da calendario metaforico per chi nutre la propria passione videoludica. Tanto con le nuove uscite, che ci fanno guardare all’immediato futuro, quanto i ritorni in chiave rimasterizzata che portano gli sguardi al nostalgico passato. Quante volte è capitato di dire “ma è passato davvero tutto questo tempo da quando quel videogioco è uscito?”. A maggior ragione in un periodo storico come quello attuale, che vede un costante proliferare di remaster e remake utile a celebrare il grande fascino delle storie del passato.

Qualcosa che è avvenuto nelle ultime settimane anche con “Syberia Remastered”, una produzione datata 2002 che rivive grazie al lavoro di Virtuallyz Gaming e Microids Studio Paris. Una ricerca di equilibrio, quello del team responsabile dello sviluppo del titolo, tra rispetto della tradizione e l’innovazione a cui è possibile attingere grazie alle piattaforme di nuova generazione su cui il titolo arriva, vale a dire PS5, Xbox Series X/S e PC.


SYBERIA REMASTERED, CERTE STORIE NON SI DIMENTICANO

I ventitrè anni trascorsi tra l’uscita del videogioco originale e questo Syberia Remastered offrono spunti di riflessione molto importanti, relativamente a cosa aspettarsi da quest’opera. Questo perché immancabilmente di passi in avanti, sotto il profilo tecnico, ne sono stati fatti tantissimi. E di questi il nuovo gioco beneficerà appieno, a patto che li si sfrutti e li si adatti nel modo più consono. C’è anche da considerare che i videogiochi d’un tempo, non potendo contare su una rappresentazione visiva d’impatto (per quanto spesso avanguardistica, per i tempi che correvano) puntavano molto sulla storia. Si vedano i vari Resident Evil, Metal Gear Solid e via discorrendo, il cui mito ha scavalcato la manciata di poligoni dei capitoli inziali ed è stato alimentato nel migliore dei modi, con il riverbero che continua ancora oggi.

Syberia Remastered arriva quindi nuovamente sulla scena videoludica con un corredo narrativo importante. È la storia di Kate Walker, una giovane avvocatessa di New York, che viene inviata dal suo studio legale in un piccolo villaggio francese: Valadilène. Il suo compito è quello di concludere, per una multinazionale, l’acquisto di una fabbrica di automi. Questo almeno sulla carta, considerando che nulla va nel verso che aveva preventivato prima di partire. Un racconto itinerante che porta i videogiocatori – al fianco di Kate – a viaggiare tanto, e a incontrare una gran mole di personaggi dalle personalità ben definite. Oltre poi a confrontarsi con sfide adeguatamente stuzzicanti. Il tutto all’interno di ambientazioni esotiche e dalla forte caratterizzazione estetica.

RISPETTO DELLA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

Cosa bisogna dunque aspettarsi, dopo oltre due decenni, da Syberia Remastered? Innanzitutto il rispetto dell’avventura originale, che torna con il fascino dal sapore epico intatto anche nel 2025. Maneggiare titoli come questo non è mai semplice, e il rischio di smuovere gli equilibri indispettendo la community dei fan è sempre elevato. Bisogna quindi lavorare di cesello per evitare di portare la produzione a derive che non siano in linea con lo spirito del videogioco cui fa riferimento.

E si può dire che su questo fronte non ci siano critiche da muovere al gioco di Microids Studios, che ha ritoccato dove c’era da ritoccare e ha rispettato dove c’era da rispettare. Le ambientazioni godono quindi di un level up estetico che si traduce in un colpo d’occhio piacevolissimo mentre si è in giro nelle fasi di esplorazione. Un rifacimento che ha portato benefici anche nella gestione delle inquadrature che ora risultano maggiormente dinamiche. Il tutto tra enigmi da risolvere, nella progressione di una storia che sarà un piacevole tuffo nei ricordi per chi ha qualche annetto in più (e l’ha giocato) o una scoperta del gaming d’altri tempi per le nuove generazioni di videogiocatori.

Un’iniziativa, questa Syberia Remastered, che potrebbe essere l’apripista perfetto al ritorno anche dei capitoli successivi (il secondo, datato 2004, e il terzo, datato 2017). Perché no, d’altronde, considerando il recente approdo – nel 2022 – anche dell’inedito “Syberia: The World Before”? Noi restiamo qui, binocoli puntati verso l’orizzonte.


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