Originario di La Spezia, classe ’91, il suo nome d’arte è un omaggio a Gil Scott-Heron, noto musicista e poeta americano: è Samuel Heron, il nostro ospite telefonico di oggi in Collettivo Zeta! Abbiamo provato a conoscerlo meglio perché lui è proprio quello che sembra essere un ragazzo d’arte a tutto tondo: non solo rapper ma anche produttore, autore e ballerino hip hop. “Nella pancia della balena” è il suo ft con i The Kolors in rotazione su Radio Zeta, perciò ne approfittiamo: Samuel, raccontaci di più di questo brano! “Nella pancia della balena è una metafora per ricordare un luogo che è il nostro posto sicuro. Quando ho cominciato a scrivere ero già nel mio ritiro spirituale che mi ha portato alla ricerca di quei valori che sentivo un po’ lontani. Ho cercato di riscoprire l’amicizia, la famiglia e sicuramente questa situazione di emergenza ha amplificato tutto ciò. Le parole nel testo sono state molto istintive e dovute anche al mio periodo precedente, fanno parte di ricordi di infanzia, alla mia Liguria, alla mia gioventù”. Come è nata la collaborazione con i The Kolors? “Questo momento ha avvicinato artisti e persone diciamo ‘improbabili’. Cioè, nell’ambiente ci conoscevamo tutti, ma la magia dell’unione di quel momento ha reso possibili unioni particolari, come la nostra. Abbiamo scritto e pensato un brano in un paio di giorni, tutto tramite Facetime. E nella stessa modalità ho lavorato con Michele Canova, lui da Los Angeles ed io da casa mia”. Sono stati diversi i brani che hai realizzato negli anni, in onda ascoltiamo i più popolari: “Odio tutti”, brano del 2017 tratto dall’album “Genkidama”con il ft. di Eleonora Cixi, ma anche quello in collaborazione con Lo Stato Sociale, tratto dall’album “Triste” (che in realtà non è un album così triste, più che altro è riflessivo), che si chiama “Londra”, fuori nel 2019. E’ una canzone che ci sembra essere una dichiarazione d’amore nei confronti di questa città. “La adoro. Ho una paura tremenda di volare, ma l’ho superata per visitarla. L’ultima volta ci sono stato due anni fa, giusto il tempo di cercare l’ispirazione per scrivere il testo”. In onda ascoltiamo anche i brani preferiti di Samuel Heron, in rotazione su Radio Zeta: “Capita Così” di Brunori SaS, “Champagne” di Ghemon “del quale sono innamorato follemente. L’ho conosciuto da poco di persona, chissà se ci sarà una collaborazione”, “Luna Araba” di Colapesce, Dimartino e Carmen Consoli e “Giudizi Universali” di Samuele Bersani, brano del 1997.

IL GIOCO DI OGGI: WHATSAPPA

Il gioco che Diego Zappone e Simone Palmieri propongono a Samuel Heron è dedicato a whatsapp: che tipo di messaggio, Samuel, manderebbe a… Stash: “ Prepara la pasta al pesto per cinque persone”. A sua mamma:“Ciao mamma sto tornando da te” Ad una giovane rapper che vuole cominciare a fare musica: “Inizia a fare musica e non il rap”. Alla focaccia ligure: “Madonna quanto sei unta” A Tony Effe della Dark Polo Gang: “Ah fratè ma fatti sentire ogni tanto” A Cristina D’Avena: “Sappi che hai reso la mia gioventù più rosea” All’anima di Gil Scott-Heron: “La rivoluzione non è in t, dicevi tu. Io aggiungerei, la rivoluzione non è sui social. E scusami se ti ho rubato una parte del tuo nome”.

LE DOMANDE DEI FAN

Durante l’intervista viene dedicato spazio alle domande che i fan di Samuel Heron hanno potuto fargli tramite il nostro profilo Instagram ufficiale @radiozetaof. Ecco come ha risposto! C’è la domanda di @Realvaa: nei futuri live porterai anche i vecchi pezzi? “Si, stiamo cercando di rivisitare i brani dandogli questa chiave tanto popolare. Saranno versioni diverse, ma non voglio negare le mie origini, sicuramente saranno più in linea con quello che sarà il mio futuro”. Ed anche la curiosità di @Samuel.heron.fp: come sono i tuoi rapporti con gli artisti rap? “Mi sono un po’ distaccato dalla scena, un po’ perché sono così caratterialmente, un po’ perché in questo momento mi trovo meglio con artisti di altri generi”. Grazie per essere stato con noi! Ti aspettiamo presto ai microfoni di Radio Zeta!

Samuel Heron, intervista a Radio Zeta

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