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Pac-Man World 2 Re-Pac, quarantacinque anni di carriera e non sentirli affatto

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Author image Dario Vanacore

08 ottobre 2025 alle ore 16:46, agg. alle 16:52

L’iconico personaggio di Bandai Namco torna sugli schermi con un videogioco del 2002 rivisto e corretto per la gioia degli appassionati e dei nuovi fan

Lo scorrere del tempo può essere un nemico oppure un alleato. È con il passare di quest’ultimo che si possono infatti fare dei bilanci – nella vita come in ogni cosa. E il mondo dei videogiochi non fa di certo eccezione, soggetto com’è a scadenze e appuntamenti ben fissati all’interno del calendario. Tra uscite di nuovi titoli, aggiornamenti di produzioni già approdate sugli scaffali ed eventi globali – fisici o digitali – in cui mostrare i propri sforzi, gli sviluppatori hanno il loro bel da fare per tenere a bada orologi che corrono, fin troppo rapidamente.

Il tempo però è sicuramente amico di quei franchise che, con costanza e tanto amore per la propria community di riferimento, hanno saputo far breccia nel cuore dei fan. Finendo per assumere il rilevantissimo ruolo di mascotte del medium videoludico stesso. Quando si parla di personaggi simbolo che incarnano il videogioco per eccellenza si pensa ad alcune figure specifiche. Ci verrebbe da dire Super Mario, così come Crash Bandicoot, Lara Croft e Sonic, ripescando casualmente dagli ultimi quarant’anni di storia. Ma colui che non può di certo mancare all’interno di questa lista d’elité è Pac-Man.

Non può essere altrimenti per un personaggio che dal 1980 a oggi resta una costante all’interno dell’industria videoludica. Quarantacinque anni di carriera in cui ha saputo rinnovarsi pur senza tradire il proprio spirito originale. Un risultato non da poco, considerando le evoluzioni esponenziali che hanno permesso alle tecnologie legate al mondo dei giochi digitali di fare passi in avanti da gigante, con tutto ciò che poi ne è conseguito in termini di performance per i videogiochi stessi. Eppure lui è lì, una pallina gialla che ha abbandonato la bidimensionalità per abbracciare il 3D pur senza smettere di essere se stesso. E senza tradire l’appetito famelico che da sempre l’ha contraddistinto. Un graditissimo ritorno sugli schermi che avviene con “Pac-Man World 2 Re-Pac”, il doveroso tributo di Bandai Namco a un’icona dei videogiochi.


PAC-MAN WORLD 2 RE-PAC, LA TRADIZIONE INCONTRA L’INNOVAZIONE

Quarantacinque anni e non sentirli affatto. Così si può sintetizzare il ritorno di Pac-Man sulla scena videoludica con Pac-Man World 2 Re-Pac, titolo che approda in contemporanea su PS4 e PS5, Xbox One e Xbox Series X/S, Nintendo Switch e Nintendo Switch 2, oltre che su PC. Non potevano d’altronde esistere barriere di sorta a ostacolare un personaggio che, in nove lustri di carriera, ha saputo zigzagare abilmente nei dedali labirintici in cui veniva ogni volta calato.

Con Pac-Man World 2 Re-Pac si assiste a un rifacimento in chiave contemporanea di un titolo rilasciato precedentemente nel 2002. Di acqua sotto i ponti ne è passata un bel po’, con un costante avvicendamento di tecnologie a disposizione degli sviluppatori, che si sono evolute considerevolmente. È logico quindi aspettarsi un prodotto videoludico che abbia fatto analogamente passi in avanti da gigante.

Il tutto ovviamente senza mancare di rispetto a una formula ludica che è ormai divenuta fortemente identitaria del franchise. Ci si nutrirà dunque delle consuete palline disseminate negli ambienti di gioco – la dieta di Pac-Man è rigida e non ammette eccezioni – mentre ci si confronterà con nemici pronti a farci la pelle. Il tutto con una storia di fondo a fare da collante e con le dinamiche di gioco tipiche dei platform game, quella tipologia di giochi in cui l’obbiettivo è di arrivare dal punto iniziale a quello finale dello stage facendo i conti con le eventuali insidie ambientali ivi disseminate, fra trappole e baratri.



SGUARDO AL FUTURO SENZA DIMENTICARE IL PASSATO

Quando si parla di Pac-Man World 2 Re-Pac si fa riferimento a un titolo che sostanzialmente abbraccia una community sconfinata, che va dai giocatori alle prime armi a chi invece cerca un grado di sfida più elevato. E questo, nella riedizione di questo titolo dei primi anni del 2000, è possibile grazie alla possibilità di settare la difficoltà a seconda delle proprie specifiche capacità. Un dettaglio che evidenzia la volontà degli sviluppatori di far conoscere il personaggio anche ai giovanissimi. D’altronde una tradizione quarantacinquennale come questa merita di essere tramandata senza sosta.

Un lavoro di restyling, quello operato dal team di sviluppo, che impatta non solo sull’aspetto grafico e artistico ma anche sul gameplay. Questo Pac-Man World 2 Re-Pac, che giunge sugli scaffali a distanza di 23 anni dal titolo originale cui fa riferimento, appare più snello e fluido, con gli addetti ai lavori che hanno prestato attenzione alla risposta dei comandi che seguono agli input dati dai videogiocatori sul pad.

Da non sottovalutare poi la chicca legata alla modalità cooperativa locale, che permette a due utenti di affrontare l’avventura collaborando, con il secondo giocatore che nella fattispecie avrà un ruolo di supporto. Una novità non da poco, e che arricchisce di nuove sfumature un’esperienza che precedentemente era possibile vivere esclusivamente in single player.

Una grande opportunità dunque per riscoprire un personaggio che ha scritto pagine e pagine di storia dei videogiochi. E questo tanto per le nuove generazioni - con i giovanissimi che potranno in questo modo approcciare per la prima volta col franchise - tanto per chi Pac-Man lo conosce abbondantemente ma non ne ha mai abbastanza, complici le nuove chicche inserite nel titolo.


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