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Leggende Pokémon Z-A, il nuovo capitolo della serie di videogiochi tra tradizione ed evoluzione

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Author image Dario Vanacore

26 ottobre 2025 alle ore 12:41, agg. alle 13:07

Un capitolo cross-generazionale, che arriva su Nintendo Switch e Nintendo Switch 2 con una dote di novità degne di nota

Quello con l’ecosistema Pokémon è un appuntamento che si rinnova ciclicamente e in forme sempre diverse. Non potrebbe essere altrimenti, considerando le tante derive che, nel corso del tempo, ha preso questo marchio. Un’evoluzione progressiva e senza interruzioni – inesorabile, verrebbe da dire – che gli ha consentito di divenire uno dei più importanti e influenti media franchise dell’epoca contemporanea.

Chiaro è che nulla accade per caso: dopo le prime fasi di boom mediatico, dove è il clamore a fare la gran parte del lavoro, tocca rimboccarsi le maniche. E questo vuol dire pianificare attentamente ogni mossa per far sì che tutto quanto fatto fino a quel momento non sia gettato alle ortiche. Certo è che in The Pokémon Company, la società giapponese che gestisce il marchio, nulla è lasciato all’inerzia. E il risultato è sotto gli occhi di tutti, considerando i quasi trent’anni di carriera (dal 1996 con furore) e la voglia di allargare ancor di più le fila della community dei fan.

Un obbiettivo che si può raggiungere sicuramente attraverso nuovi videogiochi, come “Leggende Pokémon Z-A”, arrivato proprio nei giorni scorsi su Nintendo Switch e Nintendo Switch 2. Un nuovo capitolo che porta in dote con sé anche una ventata considerevole di novità, che impattano in maniera consistente anche sul gameplay. Ma procediamo con ordine e godiamoci questo viaggio di scoperta della nuova iterazione videoludica della serie.


LEGGENDE POKÉMON Z-A, (QUASI) TRENT’ANNI E NON SENTIRLI

Quello delle creature di Satoshi Tajiri è la cultura nerd è stato nei decenni un percorso lungo e ricco di sfumature. C’è quella del Gioco di Carte Collezionabili Pokémon, di cui abbiamo parlato proprio pochi giorni fa in virtù della nuova espansione “Megaevoluzione”. Ma c’è anche quella dei videogiochi, una costola importantissima del franchise che dagli anni ’90 procede inarrestabile la propria marcia. Dall’epoca del Game Boy – con Pokémon Blu e Rosso, e ancor prima con l’edizione Giallo – passando per i titoli per Game Boy Color, Game Boy Advance, Nintendo DS e Nintendo 3DS. Arrivando infine alla più recente Nintendo Switch e a Nintendo Switch 2, che porta “Leggende Pokémon Z-A” nella nuova generazione di console del colosso nipponico.

Sono ben trentanove (contando anche le doppie edizioni, come Rosso e Blu, Oro e Argento e seguenti) i videogiochi ad aver animato la scena videoludica targata Pokémon. Un numero che non ha rivali nel campo dei videogiochi, e che evidenzia quanto il franchise sia stato in grado, nel corso del tempo, di mantenersi costantemente attivo sul fronte delle novità portate ai fan. Storie, ambientazioni e soprattutto Pokémon che non hanno mai smesso di alimentare l’appetito di una community mai sazia. E Leggende Pokémon Z-A non fa eccezione rispetto ai predecessori: un videogioco che, anche a distanza di quasi tre decadi dagli esordi, riesce a portare una ventata non indifferente di novità sotto diversi punti di vista.


UNA CITTÀ DA ESPLORARE

Quelli di Leggende Pokémon Z-A è sicuramente un compito di grande responsabilità. Da un lato deve infatti rispettare una tradizione quasi ventennale, sedimentatasi nel tempo e che ha alimentato una community molto tradizionalista. Dall’altro ha l’onere di provare a sperimentare sotto il profilo del gameplay, come ha fatto “Leggende Pokémon Arceus” prima di lui, nel 2022.

Il risultato finale può risultare inizialmente spiazzante ma, passati i primi minuti di adattamento, bisogna dire che ha il suo perché. I giocatori si muoveranno all’interno di Luminopoli, la città che fa da sfondo alle vicissitudini architettate dai ragazzi di Game Freak, il team responsabile dello sviluppo del gioco. Nessun peregrinare per una mappa sconfinata questa volta, con l’orizzonte che termina all’interno delle mura della stessa città di cui sopra.

Quello che può apparire come un limite – stiamo parlando di una sola città in confronto a una mappa precedentemente fatta di tanti scorci ben differenziati – tale in fin dei conti non è. Il lavoro del team di sviluppo si è concentrato infatti sull’arricchire ogni anfratto della città di Luminopoli di elementi che ne incentivassero l’esplorazione. Dagli elementi da raccogliere – tra scintillii e pokéball disseminate qua e là – alle sfide da superare – occhio alle impalcature delle ristrutturazioni – è facilissimo finire per girovagare invece di dirigersi spediti verso la missione successiva.


LO SPIRITO DEI POKÉMON, TRA LOTTE E COLLEZIONISMO

L’esplorazione ha quindi un suo peso specifico nell’economia di gioco in Leggende Pokémon Z-A, per quanto rivesta come sempre un ruolo sostanzialmente marginale. D’altronde il cuore pulsante del franchise è da sempre diviso tra collezionismo e lotta. Due elementi che ancora una volta tornano in primissimo piano, e anche su questi due aspetti ci sono delle modifiche rispetto al passato.

Il collezionismo passa ancora una volta dalla cattura di Pokémon, e fin qui nulla di nuovo sotto al sole. Il cambiamento sta nella loro geolocalizzazione all’interno della mappa di gioco. Le creature sono infatti confinate all’interno di aree ben definite – e di livello crescente – in cui aggirarsi al fine di accrescere la propria collezione (e la lista di Pokémon da schierare in battaglia) e il counter del nostro Pokédex. Con l’aggiunta delle Megaevoluzioni – e le trenta nuove creature – che arricchiscono in maniera interessante l’offerta.

Sulle battaglie è necessario spendere qualche parola in più, considerando le implementazioni che modificano in maniera importante il gameplay. Innanzitutto gli scontri si svolgeranno nel corso della notte (all’interno del gioco) e in zone definite della città di Luminopoli. E tutto sarà votato al miglioramento della propria posizione all’interno di un ranking, che ci vedrà partire dal fondo della catena alimentare con il grado Z, in una costante scalata verso il grado A.

Insomma, di motivazioni per scendere sul campo di battaglia non ne mancano, e qui si vedranno ulteriori assi calati dagli addetti ai lavori, che non hanno lesinato sulle variazioni importanti. Innanzitutto l’abbandono del sistema a turni in favore di un sistema di combattimento in tempo reale. Ancora una volta il nostro compito sarà quello di impartire ordini alla nostra squadra – schierata un Pokémon alla volta, per un massimo di sei creature complessive da mandare sul campo di battaglia contro un singolo allenatore. La differenza rispetto al passato sarà quindi nel saper prendere decisioni immediate, con la scelta delle mosse che avrà un ruolo cruciale nel decretare la vittoria o la sconfitta negli scontri. Non siamo di fronte a battaglie impossibili, sia chiaro, ma questa svolta in real-time aggiunge il giusto pepe agli scontri.

Un passo in avanti importante per il franchise con questo Leggende Pokémon Z-A. Un capitolo all’insegna della sperimentazione e che apre a cose interessanti in prospettiva futura.


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