La voce dei luoghi, Napoli protagonista del Graphic Novel di Luca Russo
13 novembre 2025 alle ore 13:34, agg. alle 13:39
Un progetto interessante sotto diversi punti di vista quello dell’artista romano, che ci ha raccontato interessanti retroscena del suo lavoro sull’opera
L’evoluzione del mondo dei fumetti è una costante che consente a questo fantastico medium di assumere connotati differenti e colorarsi di sfumature sempre nuove. Il merito va ovviamente ai team creativi responsabili delle diverse produzioni, in grado di spingersi in direzioni innovative tanto sotto il profilo delle narrazioni quanto sotto quello della tipologia di espressione visiva chiamata a donare il giusto spessore alle vignette. Che, se ben bilanciate, possono così spingersi verso risultato finali dal grande impatto evocativo. E non dimentichiamoci poi delle case editrici, che analizzano ogni singola idea da portare poi sugli scaffali, al cospetto di un grande pubblico sempre affamato di novità.
Osare permette quindi al fumetto di muoversi in direzioni diverse, di volta in volta, ma consente anche a lettori e lettrici di viaggiare in mondi fantastici pur stando comodamente seduti in poltrona. E un vero e proprio viaggio – tra i vicoli e le strade di Napoli – è quello che ci porta a fare Luca Russo, autore completo de “La voce dei luoghi” edito da Tunuè, con cui abbiamo scambiato quattro chiacchiere.
LA VOCE DEI LUOGHI, LA CITTÀ DIVENTA PROTAGONISTA
Ciao Luca, lascio a te la parola per le presentazioni: cosa troviamo nel tuo Graphic Novel "La voce dei luoghi”?
“Dopo “Nottetempo”, La Voce dei luoghi è il mio nuovo fumetto pittorico come autore unico (storia e disegni). I due libri, pur avendo diversi soggetti, sono legati da un filo rosso, con le città (Venezia per Nottetempo, Napoli per la Voce dei Luoghi) che sono dei veri e propri personaggi, e storie che affrontano il tema dell’identità e della memoria. Nella Voce dei luoghi il colore è un elemento importante, prende intensità e corpo a seconda delle emozioni che deve raccontare.”
Da dove nasce l'idea per questa storia?
“Sono sempre stato attirato dai luoghi e dagli oggetti come scrigni di memoria, che conservano dentro di loro sensazioni e vicende delle persone che li hanno abitati, vissuti, utilizzati. Rimandano a un “altrove” percepibile se ci si mette in ascolto.”
Come mai la scelta di Napoli come sfondo delle vicende narrate?
“Sono romano, ma frequento Napoli da molti anni, e ci abito da 15 con mia moglie Alessandra, che è napoletana. Ho inoltre insegnato per 14 anni nel centro storico, alla Scuola Italiana di Comix di Mario Punzo. Questo mi ha portato a vivere molto la città, percependone la storia stratificata e l’intensità delle persone che la abitano.”
LA VOCE DEI LUOGHI, UN VIAGGIO TRA PITTURA DIGITALE E ARCHITETTURA
Per la rappresentazione estetica hai utilizzato la pittura digitale a olio. Cosa cambia, sul fronte tecnico, rispetto a quella "analogica"? E in generale cosa offre di più questa tipologia di raffigurazione all'opera nel suo complesso?
“Vengo dalla pittura tradizionale, ma mi è sempre piaciuto sperimentare nuove tecniche e la pittura digitale offre molte possibilità tecniche ed espressive. Per La voce dei luoghi, dopo aver scritto la storia, ho abbozzato in digitale tutto lo storytelling delle 110 tavole che compongono il fumetto. Poi, su livelli separati, ho dipinto prima le scenografie e successivamente i personaggi principali e secondari (lavorando in modo simile ai cartoni animati, tenendo “separati in fase di lavorazione" ambientazioni e personaggi). Successivamente, dopo aver revisionato i testi, ho lavorato al lettering. La pittura digitale mi permette dunque di realizzare le tavole di un fumetto riuscendo a controllare l’andamento del lavoro nel suo insieme.”
Qual è stato l'elemento (o il frangente) che ti ha dato più grattacapi nel lavorare a questo Graphic Novel? E, allo stesso tempo, quale quello che ti ha dato maggiori soddisfazioni?
“In entrambi i casi, l’architettura di Napoli. È stata una sfida cercare di idealizzare quelle stratificazioni di infiniti elementi sovrapposti e prospettive inerpicate, senza snaturare l’anima della città.”
Hai già nuovi orizzonti verso cui sei proiettati in vista del futuro? Qualche nuovo progetto che sta prendendo forma?
“In molti mi suggeriscono un terzo libro che vada a comporre una “Trilogia delle città”. Il pensiero corre subito a Roma, la mia città, ma lo farò solo se avrò una idea convincente. Nel frattempo, sto prendendo molti appunti.”