MAX PEZZALI E GLI 883

Massimo Pezzali nasce a Pavia il 14 novembre 1967. Tra le aule e i corridoi del liceo scientifico, Max insieme all'amico Mauro Repetto dà vita al progetto "883". La musica è la grande passione di entrambe. È in questo periodo che cominciano a comporre le prime canzoni. Le loro gesta eroiche saranno narrate in una serie tv prodotta da Sky che avrà come titolo “Hanno ucciso l’uomo ragno – La vera storia degli 883”.

MAX PEZZALI E L’INNO ALLE DISCOTECHE ABBANDONATE

“Da quanto non vai a fare serata in discoteca?" Si apre così l’intervista a Max Pezzali. “Dopo il concerto al Circo Massimo a Roma dello scorso settembre” rivela il cantante. “Siamo andati a festeggiare in discoteca ma mi è preso sonno subito Il 9 giugno si parte con il tour.” A proposito dei prossimi concerti, Niccolò e Simone parlano delle sue prossime tre date a San Siro. “La volta scorsa quando ho fatto San Siro, mi ricordo che alla seconda data mi sono stupito che fosse già tutto. Questa volta sono tre di fila e non vedo l’ora”. Niccolò e Simone ricordano di quando il cantante aveva raccontato di aver preso degli struzzi. "Accadde questo. C’era stata una pubblicità su un quotidiano locale. Abbiamo scoperto che c’era la possibilità di allevarli e così li abbiamo presi. Non fatevi ingannare, sono cattivissimi e mangiano tantissimo. Fu un'impresa a perdere. Li abbiamo tenuti nella cascina di questo mio amico e una volta sono anche scappati.” Si torna a parlare del suo ultimo singolo. “Mio figlio non ha vissuto la bellezza delle discoteche e dell’aggregazione. Forse è colpa del Covid che lui ha vissuto. Una generazione che è cresciuta distanziata.” Poi alla domanda se suo figlio viene al suo concerto a quello di Capo Plaza dice: “Viene a vedere me perchè altrimenti dovrebbe restare a casa da solo”, dice scherzando Pezzali. “Tante canzoni sono nate in discoteca”, ha rivelato il cantante ai nostri microfoni. L’intervista poi si sposta sulla fede calcistica di Pezzali e della partita di lunedì. “Spero che non ci sia casino nel senso che se si verificasse la vittoria dello scudetto in casa del Milan ci potrebbero essere dei problemi. Sarebbe bello che tutti capissimo che sarebbe bello rispettare la pace in città che abbiamo costruito negli anni.” Discoteche abbandonate è uno spaccato di un'esperienza fondamentale per i ragazzi che oggi si è molto persa. “Era un mondo abbastanza stravagante per certi versi ma meraviglioso perché in quegli anni il bello della discoteca era che non c’era un mondo settoriale, lì si condividevano gli spazi con chi la pensava diversamente da tre. Imparavi a gestire le differenze. Oggi forse siamo tutti schiavi dell'algoritmo.”

GLI APPUNTAMENTI DI ZETA

Gli ospiti in Collettivo Zeta continuano. Domani pomeriggio sempre alle 16 sarà la volta di Margherita Vicario e per chiudere la settimana in bellezza in bellezza, sempre in Collettivo Zeta, venerdì toccherà a Michele Bravi. Tutte le interviste di Niccolò Giustini e Simone Palmieri le potete riascoltare sul sito e sull’App di RTL 102.5 Play.

Max Pezzali su Radio Zeta lancia le sue Discoteche abbandonate: “Imparavamo a gestire le differenze”

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