Un’importante dichiarazione di intenti

Gli obiettivi del festival, oggi alla sua edizione zero, sono ben spiegati da Vito Cramarossa, direttore di Cime: “Io scelgo il Pianeta è una dichiarazione di intenti, ma anche un invito che rivolgiamo a tutta la comunità, quello di scegliere, consapevolmente, da che parte stare nell’ambito dell’impegno per la salvaguardia dell’ambiente”. Si parla quindi di una sfida importante non solo a livello globale ma anche locale. Proprio questo ha spinto gli organizzatori di questo grande evento a “piantare il seme di un festival” che possa “crescere con il tempo e accendere i riflettori sulle tematiche di sostenibilità ambientale e non solo”.

Le mostre, gli eventi in programma e gli ospiti

Le mostre in programma trascineranno i partecipanti nella sfera della sostenibilità ambientale rendendoli più consapevoli e responsabili. Uno degli eventi più attesi è la mostra “Planet or Plastic?” prodotta da National Geographic. Altri appuntamenti importanti sono “Poster for tomorrow: a planet for tomorrow”, “Il pianeta di Greta” e “Archeoplastica”. Non saranno solo le mostre però a rendere il festival un evento così importante ma anche incontri con ospiti illustri che affronteranno una grande varietà di tematiche. La prima ad arrivare sarà la virologa Ilaria Capua che toccherà il tema “Salute circolare: il rapporto fra uomo e ambiente”. Dopo di lei spazio alla climatologa Serena Giacomin ed altri biologi, zoologi, giornalisti e divulgatori scientifici. Essenziali anche gli incontri con le scuole, come quello che avverrà il 4 dicembre nell’evento “Il pianeta di Greta” con l’obiettivo comune di migliorare la vita cittadina e pulire l’aria piantando nuovi alberi sul territorio di Bari.

La gen Z “sceglie il pianeta”: a Bari la prima edizione del festival della sostenibilità ambientale

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