E’ Boro Boro, il trapper piemontese nato ad X Factor il nostro ospite telefonico di oggi in Collettivo Zeta! Cominciamo l’intervista ascoltando “Nena”, il nuovo singolo di Boro Boro con il featuring di Geolier e la produzione di Andry The Hitmaker. Come stai? Ti seguiamo sui social: ultimamente non ti fa dormire nessuno! “Bene! Sono molto felice. Ultimamente sembra che succedano tutte a me, non vogliono farmi dormire. Il mio vicino sta facendo i lavori ed ha cominciato a trapanare il muro alle 9 del mattino”. Torniamo a “Nena”, come è nato il tutto? “Tutte le collaborazioni che faccio sono per amicizia, con persone che a livello artistico viaggiano sulla mia stessa strada. Fino ad ora non c’era stata nessuna collaborazione con Geolier perché non avevamo un rapporto personale, non ero un super fan della sua roba. Poi, invece, ci siamo conosciuti e quindi è nata questa collaborazione ed il piacere di lavorare insieme”. Chi è “Nena”? “Nena vuol dire ‘ragazzina’. Le cose che scrivo sono molto soggettive, vado a riprendere situazioni della mia adolescenza e faccio un miscuglio. Non parlo di qualcuno in particolare. Tendenzialmente vado davanti al microfono e quello che il beat mi dice, scrivo”. Hai il fascino del mondo latino, fa parte del tuo slang quotidiano. “Si, mi piace quest’ondata di musica latina”. Parliamo delle grafiche di “Nena”. I disegni sono molto belli! Chi li ha realizzati? “Il mio grafico, che cura da sempre tutte le mie cose. Gli lascio la massima libertà. Io lavoro con la musica, lui con le grafiche”. Prima di pubblicare “Nena” hai pubblicato “Easy”, un freestyle nel quale dici cose molto importanti. “Si, penso che tutti i sacrifici che ho fatto da indipendente mi hanno portato a firmare con etichette importanti, mi son tolto un bel po’ di pensieri”. Parliamo del tuo nome d’arte, Boro Boro. Come nasce? “E’ nato per una certa realtà di zona. Ho fatto una rima per la gente con i soldi che diceva ‘Voi sognate Bora Bora, i miei fratelli Boro Boro’. E da lì ho deciso di chiamarmi così, per stare più vicino alla mia gente”. Durante l’intervista ascoltiamo “Lento” ft Mambolosco, doppio disco di platino e 65 milioni di stream. Come è nata la canzone ed il suo videoclip? “Eravamo in uno scantinato ad ascoltare un po’ di musica. Ci ho messo tanto tempo a rispondere al telefono ed ho risposto in modo un po’ rallentato. Da lì, ‘Lento’ è nato. Nel videoclip ci siamo divertiti parecchio, per ovvie ragioni”. Ascoltiamo anche “Twerk”, sempre in collaborazione con Mambolosco. Ci ha incuriositi un tuo tatuaggio che hai sullo stinco. E’ un Buddha? “Si, mi piace la mentalità della calma e della tranquillità. La pace interiore è importantissima. Sto lavorando al prossimo tatuaggio, poi vi farò sapere”.

Boro Boro, intervista a Radio Zeta

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