RKOMI: “IL NUOVO DISCO È AGLI SGOCCIOLI”

“Ho finalmente chiaro ciò che voglio” ha affermato il cantante durante un'intervista in diretta su Radio Zeta. “Sono agli sgoccioli con il mio nuovo disco. È la cosa più importante che ho fatto. Ho tante missioni nella mia testa, cercavo una cosa ben precisa dalla mia musica, volevo qualcosa di unico e ho trovato la chiave che cercavo. Qualcosa di anomalo che volevo anche trasferire nei miei show” ha detto. "Il disco rappresenterà la cosa giusta che il mio pubblico apprezzerà. Manca poco, sto perfezionando alcune cose. Deve essere perfetto" ha detto Rkomi non sbilanciandosi troppo sulla data precisa di uscita del suo nuovo progetto musicale ma rassicurando che non manca tanto.

Poi ha tracciato un bilancio della sua produzione musicale che lo ha portato al successo: “Taxi Driver ha sdoganato determinate cose. Per quel lavoro mi sono ispirato ad Ed Sheeran in quell'album che l’artista fece pieno di featuring.”

Sul tema della sua parlata “corsiva”, che lo ha accompagnato soprattutto durante la sua partecipazione a Sanremo, dice di non badarci più di tanto poiché si concentra su altro.

Il cantante ha affermato di essere un grande appassionato di cinema: Jim Jarmusch, Harmony Korine e altri autori che lo aiutano a trovare la non semplificazione della cose. Il film preferito in assoluto è sicuramente "Gli amanti del Pont Neuf" di Leos Carax.

GLI ESORDI DI RKOMI

Pseudonimo di Mirko Martorana, Rkomi è un rapper e cantante italiano.

Classe 1994, è cresciuto nel quartiere popolare di Calvairate, a Milano, dove viene a contatto per la prima volta con il rap grazie al fratello maggiore.

Abbandona molto presto gli studi (frequenta l’istituto alberghiero fino al terzo anno) e lavora come barista, muratore e lavapiatti, ma è curioso e intellettualmente avido, cosa che lo porterà a sviluppare una poetica particolarmente articolata e ricca fin dai suoi primi testi. Comincia a frequentare la scena hip hop nei primi anni ‘10 e insieme ad artisti come Sfera Ebbasta, Tedua, Ernia e Izi diventa uno degli elementi chiave della cosiddetta “Generazione 2016”: un gruppo di amici che, partendo letteralmente dalla strada, nel giro di pochi anni riesce a portare il rap italiano in cima a tutte le classifiche.

È proprio nel 2016 che si fa notare per la prima volta da pubblico, colleghi e addetti ai lavori con l’EP Dasein Sollen, ispirato all’ontologia del filosofo Heidegger.

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