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Little Nightmares 3, piccoli incubi che tornano in occasione di Halloween

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Author image Dario Vanacore

21 ottobre 2025 alle ore 19:02, agg. alle 19:16

La serie di Bandai Namco torna nuovamente sugli schermi, con un pacchetto artistico sempre molto ispirato e alcune interessanti novità di gameplay

Halloween è alle porte, e questo, per appassionati di videogiochi, si traduce molto spesso in una scelta ben precisa quando c’è da accendere la console e bisogna scegliere a cosa giocare: horror a tutto spiano. Sono tante le produzioni che, nel corso del tempo, hanno saputo portare in dote con sé il giusto quantitativo di brividi. E questo specifico periodo dell’anno – vuoi per le temperature che calano (chiamando in automatico i plaid), vuoi per la “festa zuccosa” di cui prima – chiama a raccolta proprio quella specifica tipologia di videogiochi.

Un roster di produzioni che, in maniere sempre differenti (e creative), mira a generare nella community di appassionati un senso di disagio e di irrequietezza. Basti pensare a capisaldi come Resident Evil e Silent Hill, che sfruttano dinamiche ludiche diverse ma che riescono però, in maniera analoga, a terrorizzare chi si trova dall’altro lato dello schermo con il pad in mano.

Nel corso del tempo sono in tanti ad aver provato a dire la propria, con fortune altalenanti. Tra i diversi titoli che hanno tentato di inserirsi tra le fila dei videogiochi horror degno di nota è sicuramente quello che rinnova l’appuntamento con i fan proprio in questi giorni: “Little Nightmares 3”. Si tratta della nuova iterazione del franchise prodotto da Bandai Namco e sviluppato da Supermassive Games (che danno il cambio a Tarsier Studios) che arriva sugli scaffali proprio in tempo per la festa di Halloween. Anzi, con il giusto anticipo, utile a creare (e godersi) le atmosfere per tempo.


LITTLE NIGHTMARES 3, IL NUOVO CAPITOLO A QUATTRO ANNO DAL PREDECESSORE

Quello di Little Nightmares 3 è solo l’ultimo tassello, in ordine temporale, di un franchise che si è fatto progressivamente le ossa nel tempo. Basti pensare che di tempo dal primo capitolo – “Little Nightmares”, ovviamente – ne è passato un bel po’. Era il 2017 quando la serie esordiva sul mercato videoludico, non senza destare l’attenzione di un nutrito numero di videogiocatori. Tra ambientazioni evocative, frutto di una direzione artistica particolarmente ispirata, e scelte di gameplay ben bilanciate, l’esordio della serie è stato solo il preludio a una carriera destinata a durare nel tempo.

E infatti il sequel, “Little Nightmares 2”, non ha tardato ad arrivare, nel 2021. E il riscontro da pubblico è critica è stato favorevole tanto quanto quello tributato al capostipite, sintomo evidente che la linea seguita anche con il secondo capitolo era rispettosa di una tradizione che andava lentamente (ma inesorabilmente) consolidandosi. Inutile dire che, con premesse così, le aspettative verso Little Nightmares 3 non potevano che essere adeguatamente elevate. Le condizioni per la buona riuscita del terzo capitolo della saga ci sono tutte, considerando le anticipazioni arrivate negli scorsi mesi. E anche il “tempo di gestazione” – di quattro anni – rispetto al predecessore è stato rispettato. Sono riusciti quindi Bandai Namco e Supermassive Games a sorprendere ancora una volta i videogiocatori?


TRA BRIVIDI ED ENIGMI, MA CON LA GIUSTA ISPIRAZIONE ARTISTICA

Il fiore all’occhiello di Little Nightmares 3, così come da tradizione dell’intera serie, sta nel suo comparto artistico. Stiamo parlando d’altronde di una produzione che da sempre costruisce delle scenografie in grado di scatenare potenti suggestioni. Tutto quanto ci si poteva aspettare – per chi arriva a questo terzo episodio reduce dai precedenti due – lo si trova al proprio posto. E questo già è un ottimo punto di partenza, considerando l’avvicendamento che c’è stato in cabina di regia sul fronte degli sviluppatori.

Il mix di elementi disturbanti disseminati qua e là, come personaggi sullo sfondo – che possono portare improvviso scompiglio o anche non farlo, mantenendo quindi una tensione costante – fanno la loro parte. Così come danno un deciso contributo in termini di atmosfere anche la gestione delle fonti d’illuminazione, con luci e ombre mixate con grande attenzione per un ottimo effetto visivo finale.

Quello inerente la trama di Little Nightmares 3 è invece un discorso a parte. Che eviteremo di proposito di approfondire per non rovinare il piacere di gustarsi gli sviluppi narrativi nella prima escursione all’interno del gioco. Quello che occorre sapere è che ogni elemento della storia si incastra alla perfezione con le scelte di gameplay, tra esplorazioni dei diversi ambienti confezionati dagli sviluppatori e risoluzione dei rompicapo disseminati lungo il percorso che porta ai titoli di coda.

E proprio a proposito di questi ultimi, c’è una novità che merita una menzione speciale: l’inserimento della possibilità di cooperare – con un giocatore online – nel corso dell’avventura. Una scelta ben precisa quella di Bandai Namco e Supermassive Games, che arriva in risposta a quelle che evidentemente sono state richieste molto precise da parte della community. Un’implementazione che si amalgama bene con quanto c’era già precedentemente, senza andare quindi a creare squilibri di sorta. Anzi, donando all’esperienza di gioco un’ulteriore sfumatura di pregio.

Insomma Little Nightmares 3 continua sulla rotta tracciata, divenendo quindi un ulteriore passo in avanti verso una tradizione conclamata e che necessita di essere costantemente alimentata. Perché ci sarà un quarto capitolo, vero? Vero?


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