EA Sports FC 26, si rinnova l’appuntamento con il calcio secondo Electronic Arts


03 ottobre 2025 alle ore 18:16, agg. alle 19:02
Il nuovo capitolo della serie calcistica è pronto a viaggiare a due diverse velocità, tra modalità per giocatori solitari e multiplayer competitivo
Quello con il mondo del calcio è un legame particolarmente forte per gli appassionati del vecchio continente. Una “relazione” fatta di numerosi appuntamenti, tra campionati, coppe e competizioni intercontinentali – per club e nazionali. Ed è una relazione che, negli ultimi decenni, si è sviluppata e si è rafforzata anche grazie alle riproduzioni digitali dedicate a questo sport.
La storica dicotomia che negli anni ha visto contrapporsi PES (Pro Evolution Soccer) e FIFA si è risolta in favore di quest’ultimo. Il videogioco di Electronic Arts ha preso il sopravvento, divenendo di fatto la trasposizione del calcio in chiave digitale preferita dai fan. E a dirlo sono i numeri, con il titolo che trova costantemente posto ai piani alti delle classifiche di vendita. Diversi i motivi che ne hanno sancito il successo su scala globale, dalla quantità spropositata di licenze a un gameplay in grado di innescare un discreto grado di assuefazione.
I tempi passano, e con essi anche le licenze, che se non rinnovate giungono a scadenza. E proprio questo motivo, unitamente al mancato accordo degli scorsi anni, ci porta oggi a vedere sugli scaffali EA Sports FC 26 al posto di un potenziale FIFA 26. Una variazione nel nome (ormai definitiva già da tre anni) ma di certo non nei contenuti, con Electronic Arts che porta nuovamente gli appassionati sui campi da gioco digitali di tutto il mondo. Tra elementi che ritornano e innovazione, il ritorno di un franchise con la costante ambizione di alzare l’asticella della qualità.
EA SPORTS FC 26: UN VIDEOGIOCO, DUE VELOCITÀ
Con EA Sports FC 26 torna sulla scena un concentrato importante di contenuti per ogni appassionato di calcio che si rispetti. L’elemento che ha sempre contraddistinto il franchise di Electronic Arts d’altronde è stata la mole di licenze a supportare la voglia di verosimiglianza degli appassionati. Perché sì, il gameplay ha sicuramente un suo specifico peso nell’economia dei match, ma vedere muoversi sul campo da gioco digitale squadre con ogni elemento al proprio posto – tra divise, stemmi, nomi e stadi – dona sicuramente un altro sapore all’esperienza e alle partite. Per quanto nella “battaglia delle licenze” ci sia sempre qualche piccolo sacrifico con cui fare i conti.
Ovviamente si tratta del famoso “abito che non fa il monaco”. Nel senso che non è solo l’estetica a rendere EA Sports FC 26 il punto di riferimento videoludico per i calciofili. Il centro di gravità permanente resta inevitabilmente il gameplay, il modo in cui ogni cosa sullo schermo si muove, restituendo agli appassionati il feeling dei match di calcio reali. Un qualcosa che funziona, e quest’anno lo fa a velocità differenti. Un espediente per provare a incrociare i gusti specifici di altrettanto specifiche tipologie di videogiocatori.
Il team di sviluppo ha infatti pensato bene di separare, con una ideale linea di demarcazione netta, la modalità singleplayer da quella multigiocatore. In che modo? Sviluppando un prodotto che viaggia a ritmi differenti, focalizzandosi da un lato (quello per giocatori solitari) sull’aspetto simulativo, dall’altro sulla frenesia tipica dei match competitivi (nel multiplayer), dove la prontezza di riflessi è fondamentale. Una scelta significativa, questa differenziazione, che offre in sostanza due videogiochi all’interno di una stessa produzione.
Due diverse anime che eccedono ognuna nel proprio specifico ambito di competenza, estremizzando il concetto su cui si fondano. La simulazione, per intenderci, vedrà il ritmo dell’azione fortemente cadenzato, con ripartenze decisamente poco fulminee e più ragionate con risultati finali tendenzialmente equilibrati. La modalità competitiva, d’altro canto, rischia di vedere risultati tennistici sì poco realistici, ma dove a fare la differenza sarà il sangue freddo nel gestire le situazioni di vantaggio. In entrambi i casi la miglior cosa sarebbe un maggiore equilibrio, qualcosa su cui il team responsabile del gioco può sicuramente lavorare in prospettiva futura tramite patch ad hoc.
A OGNUNO LA SUA MODALITÀ
Inutile nascondersi e nascondere l’evidenza: in EA Sports FC 26, così come nei predecessori da ormai un quindicennio abbondante, il vero fulcro intorno cui ruota la stragrande maggioranza della community è la modalità Ultimate Team. Il “fantasy game” interno al gioco, in cui è possibile comporre la propria squadra grazie a carte ad hoc – da trovare nei pacchetti o da acquistare nel mercato interno della modalità stessa – seguendo principi specifici che ne regolano gli equilibri alchemici.
Un amalgama di contenuti, quelli di UT, che spazia tra il multi giocatore e il single player, con competizioni da disputare nel corso della settimana e nel corso del weekend, in un ciclo continuo e senza sosta. Non una novità ma una gradevole costante che, grazie alle immancabili ricompense a chiusura dei diversi cicli settimanali, istiga a unirsi alla mischia di giocatori da tutto il mondo senza soluzione di continuità. In una circolarità senza interruzioni, che permette al gioco di mantenersi sempre giovane e di tenere compagnia agli appassionati comodamente fino all’estate e oltre. Il merito va al team creativo, pronto a sfornare nuove carte con regolarità, oltre allo stesso team di sviluppo con le modifiche di gameplay, indispensabili per spostare il bilanciamento e correggere tramite patch eventuali pecche che emergono nel corso del tempo.
Da non sottovalutare è poi anche la modalità per giocatore singolo di EA Sports FC 26, che mette gli utenti nella condizione di avviare la propria personalissima carriera, nei panni di giocatore o di allenatore. Due diversi ambiti di competenza che hanno percorsi ben definiti da seguire, sebbene con qualche specifica da sottolineare. Soprattutto nel caso dell’avventura per i manager, che in questa nuova iterazione sarà disseminata dei “monopolistici” imprevisti, che renderanno frizzante e mai scontato un percorso dove nulla è definitivo e tutto è in divenire.
Un ritorno sulla scena, per EA Sports FC 26, che porta dunque una ventata d’aria fresca, sintomo evidente della voglia degli sviluppatori di assecondare una platea di videogiocatori vasta e variegata. Certo, siamo soltanto ai primi passi di una stagione calcistica videoludica tutta da scrivere, con gli aggiornamenti futuri che modificheranno progressivamente la rotta. L’obbiettivo è uno: portare al cospetto della community un videogioco quanto più equilibrato possibile.